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Rito della luce 2025

Rinascita d’arte sul mare: l’Albergo Atelier di Antonio Presti si trasferisce a Villa Margi e si tiene nuovamente il 22 giugno il famoso Rito della luce

Il Cavallo Eretico di Antonello Bonanno Conti, Villa Margi 2025

Molti conoscono l’Museo-Albergo sul Mare di Castel di Tusa, a pochi chilometri da Cefalù. Chi non vi ha mai soggiornato, ne ha forse almeno sentito parlare. Era uno dei progetti più visionari di Antonio Presti: un albergo trasformato in un pulsante cenacolo d’arte, dove ogni stanza era una creazione unica, firmata da grandi artisti che vi avevano anche vissuto. Tra questi: Maria Lai, Hidetoshi Nagasawa, Italo Lanfredini, Raoul Ruiz, Piero Dorazio, Paolo Icaro, Michele Canzonieri, Graziano Marini e molti altri.

Dopo oltre vent’anni di attività, una lettera anonima innescò nel 2023 un’ispezione da parte dell’ASP per presunte irregolarità igienico-sanitarie, di lieve entità. Ma la vicenda ebbe un impatto profondo su Antonio Presti, soprattutto per il mancato sostegno da parte dell’amministrazione locale. A fargli quadrato intorno, solo un gruppo di amici e architetti. Ma per Presti fu un punto di rottura. Decise di chiudere l’albergo.

Era giugno 2023. L’Atelier sul Mare abbassò le serrande e, come prevedibile, l’intera località balneare di Castel di Tusa si svuotò rapidamente, innescando un declino che le istituzioni avrebbero forse potuto evitare.

Un anno dopo, con l’energia visionaria che da sempre lo contraddistingue, Presti – affiancato dall’instancabile Gianfranco Molino – ha dato vita a un nuovo capitolo. Il progetto si chiama Atelier sul Mare – Suite d’autore e si trova nella località di Villa Margi, a pochi chilometri sia da Tusa che da Santo Stefano di Camastra.

Un prodigioso trasferimento di opere, sculture, arredi e quadri ha segnato la rinascita di questo nuovo luogo, che ha cominciato a vivere già nel luglio 2024. Ora, sabato 21 giugno, il nuovo museo-albergo viene ufficialmente inaugurato: le porte si apriranno ai visitatori e gli artisti incontreranno il pubblico. In questa occasione saranno presentate opere inedite, realizzate a Villa Margi in dialogo diretto con lo spazio e il paesaggio circostante.

Tra le novità, Il Cavallo Eretico di Antonello Bonanno Conti – un’opera che riflette il mare e la spiaggia – e Scudi Ribelli di Pablo Sucato e Giacomo Noya, una sequenza di “bocche” disposte lungo la strada, che sembrano parlare direttamente al passante.

Scudi Ribelli di Pablo Sucato e Giacomo Noya, Villa Margi 2025

Le stanze del nuovo albergo, come un tempo, accolgono viaggiatori amanti dell’arte, della bellezza e del silenzio potente di questo angolo di Sicilia. Domenica 22, intorno alla celebre Piramide di Staccioli, si terrà un nuovo Rito della Luce, uno dei momenti più emblematici della poetica di Presti. Saranno presenti cittadini, amici, artisti, poeti e – si spera – anche rappresentanti delle istituzioni, pronti a riconoscere il valore culturale e spirituale di questa rinascita.

Una delle nuove camere. Vai per vederle tutte

Nel campo dell’arte come forse sapete, non sono affatto un bonaccione,. Ho posizioni nette e decise. Perciò evitate di venirmi incontro con il solito, stucchevole ritornello: “Villa Margi, sì… epperò l’albergo di Tusa, quello sì che era qualcosa!”. Sono insofferente a queste affermazioni che non danno alcun valore al procedere, al mutarsi, all’andare avanti nell’esperienza umana e artistica. Sono contro gli “epperò.”

Invito alla Manifestazione del 21 e 22 Giugno

Antonio Presti, sullo sfondo la Piramide al 38 parallelo in cui si svolgerà il rito della luce.
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Una risposta su “Rito della luce 2025”

Riceviamo le seguenti precisazioni all’articolo da parte del dr. Tudisca, Sindaco della città di Tusa che volenteri pubblichiamo ricordando il carattere di dialogo aperto che sempre ha avuto la rivista anTiTHesi.
Nella lettera del Sindaco è ricordato l’intervento del compianto architetto Iano Monaco che inseriamo di seguito

C I T T À D I T U S A
CITTÀ METROPOLITANA DI MESSINA

Egregio Direttore
della rivista antiTHeSi
redazione@antithesi.it

OGGETTO: Precisazioni in merito all’articolo “Rinascita d’arte sul mare: l’Albergo Atelier di Antonio Presti si trasferisce a Villa Margi e si tiene nuovamente il 22 giugno il famoso Rito della luce” a firma del Prof. Antonino Saggio

Egregio Direttore,

con riferimento all’articolo a firma del Prof. Antonino Saggio, pubblicato nella Sua illustre rivista e relativo alla Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, in qualità di Sindaco del Comune di Tusa, sento il dovere di intervenire per precisare alcuni passaggi che, pur riconoscendo il valore artistico e culturale delle iniziative del Maestro Presti, presentano delle inesattezze sostanziali per quanto concerne il ruolo e l’operato dell’Amministrazione comunale.

Nel testo si afferma che la vicenda che ha portato alla chiusura dell’Albergo Atelier a Castel di Tusa nel 2023 sia stata caratterizzata da un “mancato sostegno da parte dell’Amministrazione locale”. Tale affermazione non corrisponde al vero, atteso che, come potranno testimoniare “amici ed architetti” del Sig. Presti, da parte dell’ente pubblico è stata dimostrata, fin da subito, disponibilità alla risoluzione dei problemi purché all’interno del quadro normativo di riferimento.

L’Amministrazione comunale di Tusa ha sempre riconosciuto e valorizzato il contributo inestimabile della Fondazione Fiumara d’Arte e del Maestro Antonio Presti per la promozione del nostro territorio e della cultura. Basti pensare che ha contribuito – insieme ai Comuni della Valle dell’Alesa – a richiedere finanziamenti per le opere di Fiumara d’Arte per importi superiori a 4 milioni di euro, di cui più di 800.000,00 a diretta gestione della Fondazione Fiumara D’arte.

Nel corso degli anni, abbiamo sempre offerto la nostra piena collaborazione e supporto per risolvere le diverse problematiche che si sono presentate, agendo sempre nel rispetto della legalità e delle competenze istituzionali. Siamo stati e siamo tuttora a disposizione per dialogare e trovare soluzioni costruttive, come dimostrato in più occasioni. Affermare il contrario significa ignorare l’impegno costante e concreto profuso, nonché non conoscere la documentazione e le violazioni accertate non dall’ASP, ma dal NAS.

Inoltre, l’articolo descrive le irregolarità igienico-sanitarie riscontrate come di “lieve entità”. È doveroso chiarire che le verifiche effettuate dagli organi competenti hanno evidenziato delle criticità ben più significative di quanto l’aggettivo “lieve” possa suggerire. Le prescrizioni impartite dal NAS non erano semplici indicazioni, ma interventi necessari a garantire la piena conformità alle normative igienico-sanitarie vigenti, a tutela della salute pubblica e dei fruitori della struttura. Minimizzare la portata di tali irregolarità non rende giustizia alla serietà degli accertamenti e alla necessità di rispettare rigorosamente le disposizioni sanitarie.
Inoltre, il NAS ha accertato che “La struttura era sprovvista del certificato di prevenzione incendi in quanto mai presentata apposita SCIA al Comando Provinciale dei VV.FF. competenti. Peraltro, “il rischio incendi è stato valutato come probabile con entità del danno significativo e classificazione a rischio alto” oltre ad abusi edilizi. Mancava anche la classificazione per l’esercizio dell’attività ricettiva.

Farebbe bene, prima di lanciarsi in accuse immotivate, a utilizzare la stessa metodologia del compianto Arch. Iano Monaco, Presidente dell’ordine degli architetti di Palermo, che dopo aver letto la documentazione si è complimentato con l’amministrazione per l’operato.

Desidero altresì smentire categoricamente l’implicazione che Castel di Tusa si sia “svuotata rapidamente” a seguito della vicenda. Questa affermazione non trova riscontro nella realtà dei fatti e ignora la vivacità e la costante attrattiva del nostro borgo, che continua a essere una meta ambita per visitatori e residenti, non a caso per l’undicesimo anno consecutivo riconosciuto Bandiera Blu.

È fondamentale sottolineare, inoltre, che l’Amministrazione comunale di Tusa ha profuso e continua a profondere un impegno significativo nella valorizzazione del proprio patrimonio culturale e archeologico. Grazie a questo impegno, Tusa è diventata un centro culturale di eccellenza archeologica, contribuendo attivamente ai recenti e importanti ritrovamenti presso il sito archeologico di Alesa, tra cui spiccano il Teatro e le Terme. Questi successi dimostrano la nostra dedizione a un approccio olistico allo sviluppo del territorio, che include arte, cultura e storia. Siamo convinti che il valore dell’arte e della cultura debba sempre coniugarsi con il rispetto delle norme e la sicurezza dei cittadini.

L’Amministrazione comunale di Tusa continuerà a operare con trasparenza e dedizione per il bene della comunità e per la valorizzazione del patrimonio, culturale e non, del nostro territorio. Confido nella sua cortese disponibilità a pubblicare queste precisazioni per una corretta informazione ai lettori.

Con i migliori saluti

Angelo Tudisca

Sindaco del Comune di Tusa

LETTERA APERTA A ANTONIO PRESTI
13 agosto 2023
di Iano Monaco, Presidente dell’Ordine degli architetti di Palermo

Caro Antonio, leggo oggi (13 agosto ‘23) del provvedimento dei NAS di chiusura del tuo albergo Atelier sul mare, vero e proprio museo di arte contemporanea, a Castel di Tusa per il mancato rispetto di alcune norme (d’igiene e sicurezza). Leggo anche del tuo scoraggiamento e forse della tua voglia di mollare tutto, indotti da quel provvedimento e dalle complesse (e costose) procedure da seguire per mettere in regola l’Atelier.
Tu, caro Antonio, sei stato e sei l’esempio della Sicilia migliore, sei stato capace di impiegare e rischiare i tuoi beni per renderla più bella, più ricca di fantasia e di arte, hai sfidato tutto e tutti, hai superato ogni difficoltà per aiutare la tua terra a combattere battaglie di educazione, di cultura, di emancipazione, di responsabilità. Hai portato con successo l’arte la’ dove sembrava essere l’ultimo dei nostri bisogni. Avevi ragione tu. Ci hai affettuosamente costretto a guardare e vedere quel che non guardavamo o non vedevamo.
Non puoi adesso scoraggiarti e pensare di gettare la spugna.
Hai accettato l’ennesimo rischio quando ti sei intestato l’ambizioso progetto di integrare arte e architettura trasformando un obsoleto e modesto edificio in un bellissimo centro (un albergo) che desse (dava) al turista (non un visitatore di musei) l’eccezionale occasione di vivere per qualche giorno in camere ed in spazi disegnati da grandi artisti contemporanei: vivere nell’arte, immersi dentro l’arte sperimentandone ogni aspetto, a volte la scomodità a volte occasione di autocoscienza, sempre di riflessione. Immagino lo stupore dei NAS innanzi a corridoi e ingressi quasi del tutto bui o a porte simili a blocchi di pietra. Anch’io ho fatto quelle esperienze e ancora ne ricordo ogni momento e te ne sono grato.
Il fatto è che l’architettura, anche la più libera e ricca di fantasia, non può non rispettare le norme che garantiscono alla collettività che se un albergo è aperto al pubblico vuol dire che quelle norme sono rispettate.
L’arte, non dovendo essere abitata e non avendo pratica utilità e non dovendo fornire servizi (per fortuna), non ha norme da rispettare(per fortuna dell’arte e nostra). È l’annosa disputa o distinzione tra arte e architettura su cui sono stati scritti molti libri.
E tu pretendi di uscirtene scoraggiandoti e mandando tutti
a quel paese. Tu avresti il diritto
di farlo ma non puoi farlo.
Non mi limito, caro Antonio, a darti buoni consigli (non richiesti) ma mi impegno qui ad aiutarti in ogni modo a superare la situazione di stallo. Insieme agli iscritti all’Ordine degli Architetti di Palermo (e, sono sicuro, degli altri otto Ordini degli Architetti della Sicilia), esamineremo le contestazioni dei NAS, consulteremo
L’ufficio tecnico comunale di Castel di Tusa, faremo un rendiconto di ogni aspetto, elaboreremo un progetto di adeguamento concordandone i termini con te, con gli Uffici e con i NAS, valuteremo i costi, lanceremo una campagna di sostegno e di crowdfunding e cercheremo di dare concretezza al nostro aiuto.
Ben conoscendo la sensibilità dei colleghi ingegneri e geometri siciliani, sono sicuro che le Consulte regionali degli ingegneri e dei geometri ci daranno una mano.
Siamo con te, caro Antonio, non ti lasceremo solo.🌈👍
Iano MonacoO

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